Cassino, rifiuti alle sorgenti del Gari. Serve senso civico
CASSINO. Quando ci si vanta di avere il secondo bacino idrico d’Europa, bisognerebbe anche salvaguardarlo. L’acqua dà grane di questi tempi a Cassino e non solo per Acea, per la cui esecutività della sentenza ormai è questione solo di giorni, ma anche per la tutela del nostro oro trasparente che dovrebbe essere diversa.
I discorsi sull’acqua hanno trascinato il dibattito elettorale, ma qual è il suo stato di salute?
Le sorgenti d’acqua del Gari, infatti, non sono proprio quanto di più idilliaco possa presentare la natura: bottiglie e lattine di birra giacciono abbandonate ove sgorga l’acqua alle spalle della Chiesa Madre, in pieno centro. Insieme ad un’inquietante bustone nero. Quello che dovrebbe essere uno dei punti dove l’acqua è più limpida e pura, perchè arriva direttamente da sotto Montecassino, è uno spettacolo desolante. Inoltre anche un sacco nero colmo di rifiuti staziona sul semiarco a sedere che domina la sorgente. Questo quadretto non offre proprio la fotografia da incorniciare di uno degli scorci più suggestivi della nostra città.
Al fianco di un’amministrazione perlomeno “distratta”, emerge un senso civico raso terra che andrebbe irrobustito. Ricominciamo dall’ABC: Cassino è prima città nostra.