Cassino- Maccaro (Exodus):”Il Comune ci paghi i 70mila euro di fatture”. Replica Evangelista: “Ci risulta di meno”
Negli scorsi giorni il responsabile Cooperativa Exodus Luigi Maccaro ha inviato una missiva al sindaco di Cassino D’Alessandro nel quale “ricordava” all’amministrazione il pagamento di fatture a favore della stessa organizzazione per circa 70mila euro.
CASSINO. La risposta dell’ente di piazza De Gasperi arriva per tramite del consigliere Francesco Evangelista che afferma che quel debito non risulta.
Proponiamo di seguito la lettera pubblicata da Exodus sul proprio sito inviata al primo cittadino di Cassino.
“Egregio Signor Sindaco,
le scrivo a nome dei ragazzi, degli educatori, dei volontari e degli Amici della Comunità Exodus per sollecitarle il pagamento dei lavori che la nostra cooperativa ha svolto su richiesta del Comune di Cassino.
Come le è noto, dal 2013, il Settore Manutenzioni del Comune di Cassino, ha interpellato la nostra cooperativa “Exodus Cassino” per lo svolgimento di attività di cura del verde, assistenza alle manutenzioni, piccoli traslochi ed altro con l’obiettivo promuovere la professionalizzazione e l’inserimento socio lavorativo di persone che hanno concluso il loro percorso di riabilitazione dalle dipendenze.
Volentieri abbiamo accolto questo invito e ci siamo organizzati predisponendo tutto quanto necessario allo svolgimento di queste attività (assunzioni, assicurazioni, mezzi, attrezzature, ecc.). In 3 anni abbiamo realizzato oltre 20 programmi di reinserimento con persone che, avendo finito la comunità e passando per questo “allenamento” al lavoro, hanno poi trovato collocazione in contesti lavorativi simili.
Dall’estate del 2016 si è interrotto il flusso dei pagamenti delle fatture emesse dalla Cooperativa nei confronti del Comune. A febbraio del 2017, in occasione di un nostro incontro in Università, le comunicai che dal 1° marzo avremmo interrotto ogni attività lavorativa in favore dell’Amministrazione comunale. In aprile ci siamo incontrati ancora e lei mi disse di rivolgermi al Dirigente preposto. Con il quale non siamo riusciti a trovare nessuna soluzione al problema: vari incontri si sono conclusi con il suo invito a intraprendere “le azioni che riteniamo più opportune”.
A questo punto, prima di intraprendere le vie legali, le chiedo ancora una volta di assumere un impegno chiaro e concreto di fronte a questa situazione che rappresenta per Exodus un momento di grave sofferenza:
- in primo luogo perché siamo fortemente esposti con le banche e stiamo andando avanti grazie ai prestiti che riceviamo dalla sede centrale di Milano della Fondazione Exodus;
- in secondo luogo perché vorremmo onorare i nostri impegni con i dipendenti della cooperativa che, lo ricordiamo, sono ragazzi che hanno completato il loro percorso di recupero e stanno faticosamente cercando di riconquistare una propria dignità anche attraverso il lavoro;
Centinaia di famiglie del territorio ci chiedono di incrementare le nostre attività di accoglienza, di prevenzione nelle scuole, di formazione genitori, di ascolto del disagio adolescenziale di fronte all’enorme diffusione dell’uso di alcol e droghe tra i minorenni della nostra città.
Per questo vorremmo destinare una parte dei soldi che il Comune di Cassino ci deve pagare, per la realizzazione del progetto “Il Villaggio delle Aquile reali”, finalizzato a far vivere esperienze educative dal carattere fortemente preventivo agli adolescenti in difficoltà.
Le ricordo che l’ammontare del debito del Comune di Cassino nei confronti di Exodus è di circa settantamila euro. La informo inoltre che è stata consegnata ormai da 2 mesi, al Dirigente preposto, una relazione dettagliata, corredata da fotografie, relativa ai lavori svolti e non pagati. Speriamo, vivamente, di non dover ricorrere alle vie legali, nella speranza di poter avviare un percorso di collaborazione con l’Amministrazione comunale che lei, in questo momento, rappresenta. L’occasione è gradita per porgerle cordiali saluti“.
Di tutta risposta su Ciociaria Oggi Evangelista replica: «La nostra amministrazione ha versato alla comunità 49.200 euro, per lavori eseguiti nel 2015. Risultano inoltre pagati precedentemente fatture per un totale 93.141 euro. In sostanza sono stati versati circa 120mila euro sui 133.420 totali quindi il debito è di circa 13mila euro. Se poi, con la precedente amministrazione sono stati svolti lavori in altro modo, che non risultano dalle carte, noi non possiamo in alcun modo saperlo e, quindi, pagarli».