Cassino, lo sciopero dei netturbini crea disagi anche in città. I sindacati: “Necessità di rinnovare contratti scaduti”
CASSINO. Anche Cassino, come tutta Italia, stamattina si è svegliata con l’immondizia non raccolta ad “ornare” le strade. Questo è l’effetto dello sciopero dei netturbini appartenenti a diverse sigle sindacali come Cgil, Fp, Fit, Csl e Uil le quali hanno incrociato le braccia per rivendicare il rinnovo di un contratto oramai scaduto da due anni e mezzo.
Alla base dell’agitazione da parte dei lavoratori del settore d’igiene ambientale, ci sarebbe il mancato riconoscimento di adeguamenti salariali, la richiesta di maggiore sicurezza, tutela della salute sul posto di lavoro e l’eliminazione del dumping contrattuale, a quanto si legge da una nota congiunta dei sindacati. Lo sciopero sta causando il non gratificante spettacolo dei cassonetti strabordanti oltre agli odori nauseabondi che questi emanano.
L’adesione per quel che concerne Cassino è stata quasi totale ed i cittadini sono stati costretti a riportare in casa plastica e metalli che oggi sarebbe toccato raccogliere, con non pochi malumori.
Stando a quanto filtra dagli ambienti sindacali potrebbe non essere uno sciopero isolato ma l’inizio di un vero e proprio braccio di ferro.