Cassino, intitolato il distaccamento Vigili del fuoco alle vittime dell’Asbit. La soddisfazione dei familiari
di Zar
CASSINO. Ieri pomeriggio è stato intitolato il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Cassino ai quattro pompieri che persero la vita presso lo stabilimento Asbit Supergas, proprio nel giorno del 39° anniversario e alla stessa ora che ricorda l’infausta esplosione. Era il 1977 quando un forte scoppio innescato da una scintilla investì due civili, il proprietario dello stabilimento e un suo dipendente, che morirono in seguito alle gravi ferite riportate, e quattro dei cinque vigili del fuoco intervenuti e caduti in seguito ad una seconda deflagrazione.
In questi anni il corpo dei Vigili del Fuoco non ha mai dimenticato il sacrificio dei propri colleghi, ricordandoli nella ricorrenza del decennale celebrato con la deposizione di un Cippo Marmoreo nel vecchio distaccamento di via Casilina, e con l’intitolazione di una piazza nel quartiere San Bartolomeo. Nel trentennale, invece, i quattro eroi sono stati omaggiati con delle celebrazioni nella stessa Chiesa di San Bartolomeo, all’Università degli studi di Cassino e presso la sede comunale della Città Martire. E ancora, alle porte del quarantennale, tramite un Decreto Ministeriale, è stato riconosciuto il “Brevetto di Vittima del Dovere” alle famiglie dei vigili del fuoco caduti e al superstite Ispettore Anticendio Esperto Mario Di Giorgio; nonché l’intestazione alle vittime della sede distaccata dei vigili del fuoco di Cassino.
«Insieme a nostra madre aspettavamo questo giorno da 39 anni- dichiarano ai nostri taccuini Antonella e Barbara Di Santo, figlie di Mario Di Santo, una delle vittime del disastro – siamo fiere del nostro padre-eroe che ha dato la vita per adempiere al suo dovere. Purtroppo il destino ci ha tolto un genitore ma ci ha regalato l’amore per il nostro lavoro che egli ci ha sempre insegnato. Ad oggi, infatti, siamo onorate di far parte dei vigili del fuoco e nutriamo rispetto per i nostri colleghi che ogni giorno rischiano la loro vita per tutti noi. Erano in tanti a mostrare rispetto per nostro padre e per gli altri tre colleghi che il 12 luglio del 1977 persero la loro vita nello stabilimento Asbit- continuano – abbiamo ricevuto tanto amore ed è stato emozionante. Questi angeli meritavano tutto ciò».
In tantissimi hanno partecipato alla cerimonia in memoria dei caduti Bernardo Germani, Antonio Valentino, Michele Passero e, appunto, Mario Di Santo. Presenti il sottosegretario di Stato Gianpiero Bocci, il capo del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco Gioacchino Giomi, il prefetto di Frosinone Emilia Zarrilli, il sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro, e l’Ispettore Anticendio Esperto Mario Di Giorgio, unico sopravvissuto alla tragedia, oltre al corpo dei vigili del fuoco di Cassino. Soprattutto era presente la cittadinanza che ha inteso commemorare i quattro con la propria partecipazione. Ad officiare la messa in suffragio delle vittime, il vescovo della diocesi di Sora-Cassino- Aquino-Pontecorvo, Gerardo Antonazzo.
«Un ringraziamento speciale va all’Ispettore Antincendio Esperto Mario Di Giorgio che, da quel triste giorno, non ci ha mai lasciate prendendosi cura di noi come se fossimo le sue figlie: fu una promessa fatta a nostro padre- concludono Antonella e Barbara Di Santo- quello che abbiamo vissuto ieri era il sogno della nostra e delle altre tre famiglie. Possiamo finalmente dire che si è avverato. I nostri 4 angeli ne sarebbero sicuramente felici. Un grazie va pure al comandante dei vigili del fuoco Massimo Mantovani e l’onorevole Gianpiero Bocci».