Cassino- Interventi su caldaie: “Provincia faccia chiarezza”

E’ tempo di ispezioni sulle caldaie anche per la provincia di Frosinone. Sono partiti gli accertamenti sugli impianti di climatizzazione. Controlli che non sostituiscono le operazioni di manutenzione ordinaria e che vanno effettuati secondo delle cadenze fissate da una legge nazionale.

CASSINO. Sulla questione è intervenuto il consigliere e presidente della commissione urbanistica del Comune diArtattoo Cassino, Claudio Monticchio: «Vi è una gran confusione sulle regole da seguire in quanto in provincia vige un regolamento che non tiene conto delle disposizioni del DPR 74/2013, in vigore dal 12 luglio 2013, con il quale il nostro Paese, dopo aver concluso il recepimento di una direttiva europea, ha riscritto alcune regole dopo l’avvio da parte della Commissione Europea di una procedura di infrazione, con richiesta di condanna alla Corte di giustizia europea.

Ma facciamo un po’ di chiarezza- dice Monticchio- per prima cosa bisogna distinguere gli interventi per la sicurezza degli impianti con quelli per l’efficienza energetica. Per i primi, il DPR citato ribadisce che devono essere effettuati da personale abilitato ma non stabilisce le cadenze con cui devono essere eseguiti, poiché la periodicità è contenuta nelle istruzioni fornite dalla ditta di installazione dell’impianto.

Pertanto, per i nuovi impianti, è compito dell’installatore prevedere istruzioni relative al controllo periodico degli impianti ai fini della sicurezza. Per gli impianti esistenti, invece, è compito del manutentore provvedere alle istruzioni da seguire, i quali devono tenere conto di quelle fornite dai fabbricanti dei singoli apparecchi e componenti, ove disponibili.

Per l’efficienza energetica (cosiddetto bollino blu), i controlli si dovrebbero eseguire, ai sensi dell’art.8, comma 1 del Ristorante Pizzeria La Cortiglia - VallerotondaD.P.R. 74/2013 e cioè con una cadenza di 2 anni per gli impianti con potenza termica superiore ai 10 kw ed inferiore ai 100 kw, alimentati a combustibile liquido o solido. Un anno, invece se il generatore è superiore alla potenza termica di 100 kw. Per i generatori alimentati a gas, metano e Gpl, la cadenza viene portata a 4 anni se trattasi di impianto alimentato con potenza termica superiore ai 10kw ed inferiore ai 100 kw. Scendono a 2 anni invece se la potenza è uguale o superiore ai 100kw.

Ciò che stupisce molto è il regolamento della Provincia, allegato alla delibera n. 15 del 27/06/2013 del commissario straordinario che riporta disposizioni già cestinate nel nostro Paese. Infatti la Provincia fissa la cadenza di un anno per i controlli di efficienza energetica per gli impianti alimentati a combustibile liquido o solido e per quelli a gas di potenza nominale maggiore o uguale a 35 kW.

Due anni per quelli a gas con potenza nominale inferiore a 35 kW se installati all’interno dei locali abitati. Due anni per le alimentazioni a gas con potenza nominale inferiore a 35 kW se la prima installazione é avvenuta da oltre 8 anni. Per le alimentazioni con potenza nominale inferiore a 35 kW a camera stagna o se a camera aperta installata all’esterno di locali abitati la cadenza passa a 4 anni con obbligo di effettuare ogni 2 anni il cosiddetto bollino, senza controllo.

Presto chiederò ufficialmente ai Vertici della Provincia, e alla giunta regionale di chiarire la situazione che sta creando tanta confusione».

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