Cassino, incontro Acea-D’Alessandro chiesto altro tempo per la consegna, ma parti distanti
CASSINO. Parti distanti dopo l’incontro tra il sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro e i vertici della multinazionale Acea, a Frosinone. Sul tavolo la disputa riguardante l’esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato che ha intimato al comune di Cassino la consegna dei propri impianti idrici. Ieri scadeva l’ultimatum e il primo cittadino della Città Martire ha fronteggiato i responsabili di Acea non arrivando a soluzione.
Appare inevitabile la consegna ma, almeno, si sta trattando su tariffe che non siano esorbitanti a fronte di un servizio praticamente scadente. Tuttavia D’Alessandro, almeno ufficialmente, non molla di fronte ad un destino, purtroppo, segnato.
«Sapevo che non sarebbe stata una passeggiata-dichiara a fine incontro- ma farò del tutto per difendere gli interessi della città dopo gli atti scellerati e la negligenza nel non costituirsi davanti al Tar da parte della passata amministrazione» è la stoccata al predecessore Giuseppe Golini Petrarcone. «Nell’incontro con i vertici di Acea ho richiesto, come fatto in precedenza con il Prefetto per avere un quadro definitivo sui fatti che hanno caratterizzato questa vicenda. Il confronto è stato pacato e costruttivo e ringrazio i rappresentanti della società per la loro disponibilità. Tra qualche giorno mi incontrerò anche con l’Ato e con il presidente, Antonio Pompeo perché è opportuno che anche con loro ci sia un momento per chiarire le rispettive posizioni, in quanto rappresentano il vero riferimento istituzionale e non la società che gestisce il servizio idrico. Una volta convocherò una conferenza stampa in cui ripercorrerò tutte le tappe principali della vicenda e espliciterò tutte le azioni che porrò in essere per la tutela dei cittadini e per far si che l’acquedotto resti al Comune di Cassino come da impegni elettorali».
Missione impossibile. Ma saremmo felicissimi di essere smentiti.