Cassino- Fca. “I mutui non si pagano con le promesse e i selfie, purtroppo fui facile profeta”
Non si placano le reazioni ai 532 mancati rinnovi in FCA.
CASSINO. A scagliarsi contro la politica nazionale è il consigliere comunale di Cassino Carmine Di Mambro che nei giorni di Matteo Renzi allo stabilimento cassinate, profetizzò la messa in scena da referendum costituzionale: «Era un anno fa quando l’allora premier Renzi arrivò nello stabilimento Fca annunciando grandi cose: assunzioni, grandi commesse dall’estero e un rilancio economico senza precedenti. Già dopo quella visita avevo fatto notare che quella era solo un’apparizione “organizzata” ad hoc in vista del referendum e non solo. Oggi ci troviamo a dover fare i conti con la realtà dei fatti. Da ex sindacalista non ci stavo allora e ne ho avuto conferma in questi giorni. Ci hanno solo preso in giro».
«Nella mia esperienza ho visto da vicino le criticità che hanno riguardato i lavoratori del sito pedemontano. “Passata la festa gabbato lo Santo” recita un vecchio proverbio e il lavoratore paga ancora una volta il suo dazio alle logiche della politica. Persone, giovani, famiglie che hanno sperato e che hanno fatto progetti e che si trovano nell’oblio. Certo, i contratti erano a tempo determinato, non sono stati licenziamenti ma mancati rinnovi. Ma il risultato purtroppo è lo stesso. La colpa di chi è? Di certo non di FCA che subisce il mercato, la colpa è di chi ha illuso migliaia di persone promettendo o lasciando credere che ci sarebbero stati anni di grandi produzioni ma anche di chi, ancora una volta, si è fidato di quelle parole e di quei sorrisi falsi e da selfie. I mutui e la crescita dei figli non si pagano con selfie o con promesse -chiude il consigliere cassinate- è passato un anno e io purtroppo lo avevo annunciato. Non sono felice di aver avuto ragione, spero solo che chi ha preso in giro le famiglie di FCA e indotto venga ripagato della stessa moneta».