Cassino. Debiti comunali, Langiano replica a Salera:«750.000 € di rosso?Voi li avete taciuti, noi no»
CASSINO. Il presidente della commissione bilancio, Gianrico Langiano, risponde agli attacchi perpetrati dall’ex assessore al bilancio Enzo Salera in merito a debiti fuori bilancio dei quali il petrarconiano indica come la D’Alessandro’s band, o predecessori, come autori: «Salera come suo solito mente sapendo di mentire, ma ormai noi ci abbiamo fatto veramente il callo. Per quanto concerne il debito fuori bilancio di 750.000 euro che noi saremo costretti a riconoscere nella seduta di consiglio comunale di venerdì, la sentenza è datata 2010, ma si riferisce ad un esproprio dei primi anni ottanta, dunque non imputabile a nessuna delle amministrazioni di “destra” come afferma l’ex assessore al bilancio» dice l’anche consigliere in quota maggioranza.
«Salera, inoltre, riferisce di un debito fuori bilancio pari ad un milione e 700mila euro, riconducibili alle vecchie amministrazioni, riconosciuto non appena insediata l’amministrazione Petrarcone; ma omette ai cittadini di Cassino e agli organi di informazione che, con una variazione di bilancio del 2011, hanno aumentato di 7 milioni di euro la spesa corrente ed hanno cancellato altrettanti residui attivi, di cui la maggior parte nei confronti della Regione Lazio, oltre a riaccertamenti delle entrate discutibili. Sarebbe il caso, invece di arrampicarsi sugli specchi, che il mago Silvan di Cassino ragguagliasse tutti i cittadini su queste ultime due operazioni. Pertanto se ci sono delle persone che devono chieder venia alla comunità sono proprio l’ex assessore al bilancio e l’ex sindaco, perché per noi i debiti non hanno colore politico e sono solo purtroppo un costo per la collettività e perciò serve molta attenzione e senso di responsabilità.
Tornando al debito fuori bilancio di 750.000 euro che ci apprestiamo a riconoscere: Petrarcone e Salera ricorderanno che la lettera della Presidenza del Consiglio dei Ministri è stata recapitata all’ex sindaco ed assegnata al secondo con tanto di nota da parte del primo cittadino, nel dicembre 2013, ma si è dimenticato di riconoscere il debito sia nel 2014 che nel 2015. L’ex sindaco e l’assessore al bilancio hanno nascosto, dunque, reiteratamente per più di due anni questa somma passiva, rischiando il dissesto. Viste le dichiarazioni sul risanamento del bilancio che hanno tanto sbandierato in questi anni e in campagna elettorale credevamo di trovare una situazione più florida e invece è più in garbugliata e catastrofica di prima. Ma noi non abbiamo agito e non ci siamo affrettati a gridare: al lupo, al lupo, e tutt’ora siamo a lavoro per risolvere al meglio la catastrofe lasciata-queste le parole di Langiano.