Scontro comune-Acea sull’acqua, D’Alessandro-shock: «Pronto ad incatenarmi per resistere»
CASSINO. Carlo Maria D’Alessandro pare intenzionato a provarle tutte per resistere all’imminente consegna degli impianti idrici del centro città di Cassino ad Acea. E annuncia gesti eclatanti da parte sua. Anzi si è proprio detto pronto ad incatenarsi davanti al comune con la sua giunta. «Combattere per i miei concittadini è una priorità. Per loro non alzerò mai bandiera bianca e su questa vicenda sono pronto, insieme alla mia squadra anche ad incatenarmi davanti alla casa comunale»- sono le parole del sindaco di Cassino che emergono da una nota.
«Io non consegnerò un bel niente- continua D’Alessandro- non darò in mano al gestore privato l’acquedotto comunale senza averle provate tutte. Sono pronto anche a gesti eclatanti. Ho preso un impegno con la città di Cassino e lo voglio mantenere, costi quel che costi. Tengo, comunque, a precisare che stiamo lavorando notte e giorno per tutelare la popolazione. Di certo non siamo stati noi, attraverso atti scellerati e negligenze varie, a creare questa ennesima emergenza che rischia di danneggiare ulteriormente i cittadini».
Le catene, purtroppo, evidenziano che ci sarà poco da fare per far sì che accada l’irreparabile, ovvero la consegna dell’acqua alla società romana: quella sentenza del Consiglio di Stato pesa come un macigno.