Cassino, D’Alessandro lancia la crociata agli abusivi: “Chiesto ausilio a Municipale”
CASSINO. «Adesso basta con l’illegalità- afferma il sindaco di Cassino, D’Alessandro, in una nota alla stampa- useremo il pugno duro per ristabilire l’ordine ed il rispetto dello regole a incominciare dall’attuazione dell’ordinanza sindacale del 19 febbraio 2016, avente ad oggetto la rimozione dell’occupazione abusiva del suolo pubblico e la chiusura di esercizio commerciale per la vendita di frutta e verdura».
«Ho scritto infatti, a S.E. il prefetto della Provincia di Frosinone, Dott.ssa Emilia Zarrilli per far comprendere la complessità dell’azione di ripristino da porre in essere in esecuzione della predetta ordinanza, che implica necessariamente l’utilizzo della Forza Pubblica in ausilio alla Polizia Municipale così da evitare prevedibili atteggiamenti ostruzionistici degli operatori interessati. Pertanto ho chiesto alla Prefettura di confermare la disponibilità, in termini concreti di orari e di data, a fornire detto ausilio della forza pubblica entro il mese di gennaio 2017 in modo da porre concreta definizione alla vicenda, ristabilendo il rispetto delle norme della circolazione stradale dell’utilizzo dei beni pubblici e privati, nell’ottica preminente della legalità e della sicurezza della collettività».
«Ricordo che avverso al provvedimento sindacale è stato proposto ricorso al Tar Lazio – Sez. Latina, con richiesta incidentale di sospensiva, e che l’ordinanza n. 105/2016 ha respinto confermando l’efficacia della misura. Successivamente il Comune di Cassino, con nota del 14/07/2016 prot. n. 0038673, quindi a poco più di venti giorni dal nostro insediamento, ha disposto di dare seguito all’esecuzione dell’ordinanza in riferimento siti in essa indicati».
«Sono sicuro della collaborazione della Prefettura e di S. E. il Prefetto su questa azione da compiere nel rispetto delle regole e della sicurezza dei cittadini. Ovvero la tolleranza zero di cui abbiamo spesso parlato e su cui non abbiamo smesso di lavorare neppure per un secondo»- chiude D’Alessandro.