Cassino Calcio, intervista a Monaco di Monaco:«Cassino piazza importante con tifosi caldi ed esigenti»
di Simone Tescione
CASSINO. Il Cassino torna dalla trasferta di S. Cesareo coi tre punti nel sacco e lancia la sfida alle prime della classe (Colleferro e Artena avanti appena 2 punti), forte dell’aver rotto il ghiaccio anche fuori casa con una gara più che convincente. Il ruolino di marcia interno dei ragazzi di mister Castellucci, infatti, non lascia che le briciole agli avversari, anzi, neanche quelle. Tre vittorie su tre gare con 9 gol fatti e 1 preso al “Salveti”. Se ora si trovasse il ritmo anche fuori casa allora il tutto si farebbe ancor più interessante.
Torna a ruggire di prepotenza la prima linea del Cassino con una prestazione molto convincente della premiata ditta Giglio-Monaco di Monaco (tornata a rete l’altro ieri) portando a 9 il computo dei centri stagionale aggregati. Ed era proprio quello che si chiedeva (e che si continua a chiedere) a due castigatori d’area, non escludendo anche gli altri ragazzi offensivi che si sono dimostrati pronti e sul pezzo. Dunque fino ad ora le risposte sono arrivate, eccome.
Abbiamo intervistato Monaco di Monaco, l’autore della prima marcatura che ha consentito, domenica scorsa, di far breccia nella difesa romana, spianando ai suoi la via per espugnare S. Cesareo.
Giuseppe Monaco di Monaco, a San Cesareo tre punti fondamentali per rimanere agganciati alle capolista che viaggiano spedite. Il Cassino si è reso protagonista di una buona gara, non crede?
«L’approccio è stato quello di voler vincere la partita da subito, come nelle altre gare. Nel primo tempo abbiamo creato tante occasioni da gol ma non le abbiamo concretizzate. Tuttavia eravamo consapevoli che continuando a giocare in quel modo avremmo potuto raccogliere i frutti dei nostri sforzi. E così è stato».
Prima di questa gara sentivate la pressione dei tre punti che non arrivavano lontani dal “Salveti”?
«No, nelle due trasferte di Roccasecca ed Arce abbiamo rischiato poco e sono state condizionate da episodi sfortunati: a Roccasecca dopo aver rimontato la gara, magari dovevamo gestirla meglio, ma siamo stati beffati da un tiro da lontano deviato che si è insaccato all’angolo; ad Arce un altro jolly dalla distanza ci ha penalizzato e malgrado quel campaccio abbiamo avuto le occasioni per vincerla».
Il Cassino ha dichiarato apertamente di puntare alla Serie D, sentite il peso delle aspettative della città?
«Quando ho ricevuto la chiamata del Cassino che mi ha mostrato l’intento di vincere il campionato, sono stato molto felice ed ho accettato subito. Giocare in questa piazza non è facile, c’è gente che ti acclama ma c’è anche il peso delle aspettative a cui dare conto; questa è una grande città con una tifoseria storica ed esigente. Non è da tutte le squadre avere un pubblico che ti sostiene sia dentro che fuori casa. E’ giusto che i tifosi vogliano altri palcoscenici».
Com’è il rapporto con i compagni di reparto?
«Tra attaccanti a volte è pure difficile andare d’accordo, anche se io sono stato abituato fin da piccolo a pensare al bene della squadra e non all’egoismo personale. Fortunatamente quest’anno in squadra ho persone come Giglio e Corrado che condividono con me la stessa visione delle cose. L’esempio lampante è stata la partita di domenica dove io ho segnato su assist di Giglio e poco dopo ho restituito il favore, anche potendo andare al tiro, perché lui era meglio posizionato di me. Questo è lo spirito».
Domani c’è il Roccasecca in coppa Italia, quella squadra che vi strappò due punti da mano proprio all’ultimo: propositi e vendette?
«Che sia il Roccasecca o un’altra squadra noi vogliamo solo ottenere la vittoria, qualsiasi sia l’avversario che ci troviamo ad affrontare. Con un organico così importante puntiamo a far bene in ogni competizione».