Cassino- Aumento Tari, Monticchio: “Ecco perché abbiamo dovuto alzare l’aliquota”
CASSINO. Continua il botta e risposta tra maggioranza ed opposizione del comune di Cassino circa le cause dell’aumento della Tassa sui Rifiuti (Tari) per i cittadini “Martiri” in tutti i sensi. Il rimpallo delle responsabilità è continuo e in un comunicato il consigliere comunale Presidente della Commissione Urbanistica Claudio Monticchio: «Siamo riusciti a limitare i danni politici cagionati dai nostri predecessori sulla raccolta differenziata. Abbiamo dovuto purtroppo riconoscere, a causa di alcune scelte sbagliate della passata amministrazione, un lieve aumento della Tari per un dedito fuori bilancio lasciatoci in eredità a cui si sono aggiunti i maggiori oneri per l’espletamento del servizio e del bando pubblicato»- lo ha dichiarato il consigliere comunale Presidente della Commissione Urbanistica, Claudio Monticchio.
«Infatti, la giunta Petrarcone aveva aumentato in modo ingiustificato, di circa 50.000 euro mensili il costo del servizio per la raccolta differenziata. Conosco perfettamente la materia e non permetto che l’opposizione parli a vanvera cercando di strumentalizzare il tutto per fini di propaganda elettorale – continua il consigliere Monticchio -ma andiamo in ordine: quando nel 2015 l’amministrazione Petrarcone lavorava alla proroga del contratto per il servizio della raccolta differenziata e al nuovo bando di gara, scrissi una lettera, in qualità di presidente della Confconsumatori di Frosinone, richiedendo di stabilire nelle condizioni, chi doveva incassare i proventi della raccolta differenziata, in forza dell’accordo quadro Conai-ANCI. Si trattava di mettere nero su bianco il soggetto autorizzato ad incassare i corrispettivi provenienti dalla vendita dei materiali. In caso di incasso da parte della ditta, il Comune avrebbe avuto l’onere di detrarre il ‘guadagno’ dal costo che si sostiene per erogare il servizio. Cosa ha fatto la precedente amministrazione in questo caso? E’ rimasta a guardare la luna lasciando scadere il contratto di servizio, rimanendo in attesa di pubblicazione del nuovo bando, prevedendo un aumento di circa 50 mila euro mensili, senza alcun ristoro per l’ente municipale per la vendita dei materiali raccolti. È come se pagassimo 2 volte! Ed ecco perché l’aumento era inevitabile e siamo stati davvero molto bravi a limitare il disagio causato da queste persone che con metodi induttivi hanno condotto una pessima politica finanziaria che ha portato il comune di Cassino sull’orlo del dissesto finanziario»- ha concluso Monticchio.