Cassino- Ammanchi d’acqua a macchia di leopardo: cittadini furenti

S’innesca la protesta dell’acqua a Cassino per gli ammanchi improvvisi.

CASSINO. Una cosa che ha reso omogenea l’avvento di Acea nella Città Martire, oltre la parificazione delle tariffe tra periferie e centro città, sono gli ammanchi improvvisi d’acqua. Negli ultimi giorni questi si sono intensificati in più parti della città e ha confermato la propria debolezza in alcune zona della parte est della città.

La multinazionale romana nella giornata di ieri aveva segnalato l’interruzione del flusso idrico in via Appia Nuova, mentre diversi utenti lamentano rubinetti a secco anche in centro. Situazione costantemente di difficoltà nella periferia di Sant’Antonino e San Michele dove l’acqua esce a sprazzi per poi chiudersi di notte. Non dissimile la condizione a Caira dove sta diventando una scommessa andare ad aprire il lavello.

Artattoo

Ieri a Sant’Angelo in Theodice dalle 9.30 del mattino si è interrotta la fornitura d’acqua per ricomparire alle 18.30.

I cittadini cassinati sono a dir poco furenti e sfogano le proprie lamentele sui social, soprattutto per la mancanza di segnalazione dei disservizi nella grande maggioranza dei casi.

Per dei (dis)servizi del genere ci si aspetterebbe una bolletta “mitigata” che tenesse conto degli aspetti negativi della fornitura, ma quella è la vera beffa.

Sim. Tes.

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