Cassinate – Inquinamento nello smaltimento e depurazione: nei guai un 63enne
“Emissione in atmosfera di sostanze inquinanti oltre i limiti consentiti, gestione di acque meteoriche in assenza di dedicato sistema di depurazione nonché omessa annotazione nei registri di carico e scarico di rifiuti”.
CASSINO. Di questo è stato accusato un 63enne del cassinate il quale, in qualità di legale rappresentante di un’azienda che si occupa della lavorazione del ferro per impianti industriali e verniciatura, ha visto mosse tali accuse da parte dei carabinieri di Cassino in collaborazione con i Carabinieri Forestali di Cassino e Vallerotonda e del personale dell’ARPA Lazio di Frosinone.
Nel corso del controllo effettuato all’azienda, gli operanti, rilevavano alcune violazioni nei codici CER assegnati ai carboni attivi esausti e riportati nei registri di carico e scarico dei rifiuti, che venivano classificati non pericolosi ed il piazzale esterno ove erano depositati materiali ferrosi e attrezzature attinenti l’attività lavorativa, era sprovvisto di una rete di raccolta e convogliamento delle acque meteoriche che risultavano disperdersi nei terreni circostanti.
L’accertamento, inoltre, permetteva anche di rilevare la non idoneità dei “bocchetti” esistenti nei capannoni per l’emissione nell’atmosfera dei fumi prodotti a seguito della verniciatura e saldatura degli oggetti in ferro di cui l’azienda è produttrice.