Caso Acea, forse già oggi la nomina del commissario ad acta. Cassino saluta la sua acqua
CASSINO. C’è poco da fare, lunedì o forse addirittura nella giornata di oggi, il prefetto Emilia Zarrillo nominerà un Commissario ad Acta per la consegna dell’acquedotto comunale all’Acea.
«La questione Acea è lineare -dichiara il Prefetto- c’è una sentenza del Tar Latina che va ottemperata e si dà il compito al Prefetto di Frosinone di nominare un Commissario ad Acta che deve procedere, qualora il Sindaco non lo facesse in via autonoma, alla consegna dell’acquedotto all’Acea che ne ha titolo e diritto. Non ci sono i tempi per ulteriori proroghe da concedere. Procederemo: dobbiamo soltanto ottemperare alla sentenza del Tar. Non c’è altro da fare».
Che non ci sia altro da fare il neo Sindaco di Cassino, Carlo Maria D’Alessandro, lo ha capito, tanto da minacciare clamorose forme di protesta sue e della sua Giunta. Incatenarsi davanti al Municipio serve a poco. Responsabilità dirette il primo cittadino non ne ha. Però lui come i suoi maggiori antagonisti durante la recente campagna elettorale palesavano soluzioni al problema appellandosi sostanzialmente a nuove leggi e regolamenti. Allo stato dei fatti non è così e i cittadini di Cassino, quelli del centro come quelli delle periferie che da sempre sono sottoposti ai salassi Acea, dovranno mettere in conto al bilancio familiare bollette dell’acqua salatissime.
Intanto stamane c’è stato un episodio isolato di protesta davanti il comune: un uomo si è incatenato davanti al municipio di Cassino con un cartello che recitava “L’acqua non è mia. E’ un bene concesso dalla natura. Io non pago”.
Purtroppo servirà a poco.