Calcio, ecco le nuove regole della stagione alle porte: ok alla sperimentazione moviola in campo

di Sergio Franchitto

CASSINO. La stagione calcistica del campionato italiano 2016/17 è alle porte e prenderà il via sabato prossimo 20 agosto con gli anticipi di Serie A. Quella di quest’anno passerà alla storia per le tante novità regolamentari che rivoluzioneranno il gioco più bello e seguito del mondo e che bisognerà conoscere per evitare di fare brutte figure al Bar Sport.

Il congresso dell’IFAB (International Football Association, istituzione calcistica internazionale che ha il potere di stabilire qualsiasi modifica ed innovazione delle regole del gioco del calcio) tenutosi in Galles il 5 marzo 2014, ha varato all’unanimità una riforma epocale. Con una struttura più semplice e un testo ridotto sono precisamente 10.322 parole eliminate nella versione originale in inglese alleggerendo il regolamento del gioco del calcio. Sono stati rivisti o semplicemente precisati gli argomenti di ben 16 regole su 17, di queste le regole 3,6 e 10 hanno cambiato denominazione per accorpare al loro interno argomenti presenti in altre sezioni del regolamento, rendendo tutto più lineare e chiaro.

Sono principalmente 3 le grosse novità che andrebbero analizzate. L’inizio e la ripresa del gioco: il calcio di inizio può essere eseguito calciando il pallone anche all’indietro senza farlo transitare prima per la metà campo avversaria.

Negare l’evidente opportunità di segnare una rete: se una marcature viene evitata con un fallo di mano, l’espulsione resta invariata in qualsiasi punto del terreno di gioco ci si trovi, mentre se lo stesso fallo avviene area di rigore allora verrà concesso un calcio di rigore e ammonizione a chi ha commesso il fallo. Praticamente è stata rivista la regola del rigore ed espulsione che indirizzava pesantemente le gare. Infatti andrà così in soffitta la triplice punizione per il portiere: rigore-espulsione-giornata di squalifica.

Infortunio di un calciatore: un calciatore infortunato a seguito di un fallo per il quale l’avversario viene ammonito o espulso potrà restare sul terreno di gioco senza dovere uscire, sempre se le le cure vengano completate rapidamente. La moviola in campo.

Oltre a queste 3 regole la più grande novità è l’introduzione nel campionato di Serie A della VAR (Video Assistant Referees), la tecnologia in campo che, come annunciato dal presidente degli arbitri Marcello Nicchi, sarà disponibile solo «offline e influirà zero sulle partite ufficiali». Un nuovo punto di riferimento tecnologico che si aggiunge alla gol-line-technology e che dovrebbe contribuire a far diminuire le polemiche. In Italia sarà Roberto Rosetti il responsabile del protocollo stilato da Ifab e Fifa, ma che ogni Federazione gestirà in autonomia. Nasce cosi la possibilità per l’arbitro di avere un supporto tecnologico in tempo reale in modo da evitare errori decisivi. Durante la gara un arbitro in attività (quindi non saranno moviolisti di Premium o di Sky) andrà in cabina di regia con il compito (nella fase sperimentale offline) di creare un report sulle azioni nelle quali si sarebbe potuto utilizzare la Var: scambio di persona durante una seconda ammonizione, fallo dentro fuori area, gol in fuorigioco o episodi simili di una certa importanza).

Ogni settimana saranno scelte tre gare per effettuare questo test ed il progetto terminerà nel 2018 quando la tecnologia dovrebbe impattare in modo diretto sulle partite, magari in questo modo: l’arbitro chiederà l’aiuto della Var o sarà la Var stessa a raccomandare all’arbitro di rivedere o modificare una sua decisione. Inoltre il replay verrà visionato dai componenti della Var avvisando l’arbitro tramite un auricolare di cosa mostrano le immagini e questo deciderà di rivedere il replay a bordo campo prima di prendere una decisione.