Calcio, l’addio di capitan Mercurio: “Mi dispiace, resterò sempre tifoso del Cassino”

di Simone Tescione

Che fosse aria di rivoluzione nel Cassino versione Serie D, lo si era capito abbastanza presto con l’arrivo in panca di Corrado Urbano in luogo di Ezio Castellucci.

CASSINO. Nel vortice di cambiamenti rientra anche Paolino Mercurio, capitano del Cassino, e da 3 stagioni a lottare all’ombra dell’abbazia benedettina che è stato lasciato libero, dalla società di patron Nicandro Rossi, di trovarsi un’altra sistemazione. Insieme a lui praticamente il 70% della rosa che poco più di un mese fa vinceva il campionato di Eccellenza laziale con 10 punti sulla seconda della classe, quell’Aprilia che si è sudata l’accesso all’Interregionale tramite i play off.

Il presidente Rossi negli scorsi giorni aveva affermato in merito ai rinnovi (o mancati rinnovi): «I calciatori che non verranno confermati saranno per quest’anno rimpiazzati da altri che noi valutiamo più forti e funzionali alla D, le scelte sono sempre fatte in un’ottica di miglioramento, senza nulla togliere a chi ha lottato e sudato per permetterci di essere oggi nella quarta lega nazionale». Una frase che lascia prevedere, da una parte, un campionato di livello già da subito del Cassino e dall’altra una vera e propria rivoluzione negli uomini.

Una decisione che comunque lascia all’ormai ex numero 6 biancazzurro un bel boccone di amarezza e fa capire che la decisione non sia dipesa dalla sua volontà.

Mercurio, questa separazione dai colori biancazzurri te l’aspettavi oppure è stato un fulmine a ciel sereno?

«Non me l’aspettavo, devo essere sincero. Quando giochi oltre 100 partite in 3 anni, vinci un campionato ed una Coppa Italia regionale non te l’aspetti. Mi sento attaccato a questi colori ma sono cosciente che nel calcio ci stia tutto e quindi non sono meravigliato, chi ha deciso avrà i suoi motivi. Sono convinto che il Cassino prenderà calciatori all’altezza della situazione».

Cosa è mancato per il rinnovo? Conosci mister Urbano?

«Queste sono cose che rimangono tra noi, voglio andarmene lasciando un buon ricordo e senza polemizzare con nessuno. Urbano calcisticamente non lo conosco, ci siamo incrociati e presentati informalmente quest’inverno ma con nulla che riguardasse il calcio».

Cosa ti rimarrà di quest’esperienza a Cassino?

«Il calore che mi hanno dimostrato i tifosi sono il ricordo più bello che resterà impresso in me. Mi hanno fatto sentire cassinate a tutti gli effetti, e credetemi, sarò sempre tifoso del Cassino. I momenti della vittoria del campionato e della Coppa non si cancellano. In questi anni ho avuto la fortuna di lavorare con dei ragazzi fantastici e con mister Castellucci con cui si era creato un rapporto bellissimo».

Progetti per il futuro? Si parla anche di Arce…

«Ho ricevuto già qualche proposta tra cui un paio di società di serie D delle mie parti (Calabria, ndr). Sì, l’Arce mi ha contattato anche se non mi sembra il progetto che ho in mente di sposare, ma comunque sto valutando tutto. Deciderò con calma».

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