Calcio- La guerra civile da una parte, il sogno mondiale dall’altra: la Siria prova il miracolo
Sei anni di guerra civile che hanno causato circa 400mila morti, ma la guerra non è riuscita a fermare lo sport.
CASSINO. La Nazionale di calcio della Siria è riuscita nell’impresa di qualificarsi per i play off dei mondiali di Russia 2018 da giocare ad ottobre contro l’esperta Australia. Una qualificazione arrivata solo al minuto 93 della gara contro l’Iran, già certo del passaggio alla massima rassegna calcistica planetaria.
L’insperata rete firmata al 93′ da Omar Al Soma ha regalato alla Nazionale siriana il pareggio per 2-2 che la proietta ad un incontro, ancora una volta, proibitivo, ma a questo punto non impossibile per una squadra che negli ultimi ha dovuto superare difficoltà ben diverse da quelle che possono rappresentare undici avversari su un campo da calcio.
Costretta in esilio, dal 2011 non gioca più una partita in uno stadio di casa. Per colpa della guerra civile 38 calciatori sono stati assassinati e oltre 200 sono scappati dalla massima serie. I siriani, infatti, sono costretti a giocare in Malesia le gare casalinghe e sempre in Malesia hanno edificato il sogno che dovrà concretizzarsi fra il 5 e il 10 ottobre date degli spareggi per accedere in Russia contro ogni pronostico.
Ma a questo punto sognare non costa nulla.