Calcio. Il Cassino prepara la settimana decisiva per la promozione. E Castellucci tende la mano

di Simone Tescione

CASSINO. Il Cassino tra Pasqua e Pasquetta prova a trovare la concentrazione giusta per andare a chiudere il discorso Serie D, per poi cominciare a programmare l’annata che verrà. L’infrasettimanale del 19 aprile capita a fagiolo per Mercurio e compagni che, in quel di Pomezia, possono mandare baci e abbracci a tutti dopo una stagione esaltante che vede la compagine cassinate in testa dalla quarta giornata di campionato, facendo calare il sipario, finalmente, sul discorso di testa.

Neanche il +10 sul Colleferro a quattro giornate dalla fine, fa dormire sonni tranquilli al responsabile tecnico del Cassino, Ezio Castellucci, che prima di abbandonarsi a commenti vittoriosi vuole apporre il sigillo definitivo alla contesa. «Andiamo determinati per chiudere ogni discorso, poi ci sarà tempo per tutto il resto- dichiara saggiamente il trainer biancazzurro- a Pomezia non sarà una partita facile perché questa gara arriva dopo la feste pasquali, dovremo ritrovare in fretta la giusta concentrazione, attenzione ma soprattutto tensione praticamente all’indomani della Pasquetta. E dobbiamo riuscirci a forza perché per noi è importante tagliare il traguardo il prima possibile».

Il programma degli allenamenti per questi giorni pre pasquali, contemplerà sedute giornaliere fino a sabato mattina dove si scioglieranno le righe per le feste, prima della rifinitura del martedì che anticiperà la partenza nella mattinata di mercoledì per la destinazione romana.

Però una domanda sul futuro non si può non tentare di porla a Castellucci, anche se la risposta d’ordinanza non manca mai: «Facciamo arrivare questa benedetta matematica dopo ci sarà tempo per tutto- afferma a prim’impatto l’allenatore di Atina che però poi lascia trapelare qualcosina- la volontà di rimanere sulla panchina biancazzurra c’è, ma aspettiamo di sederci attorno ad un tavolo, cosa che avverrà solamente a giochi fatti; da lì si vedrà il da farsi. I matrimoni si fanno in due».

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