Calcio. Cassino amaro per due punti persi ma i margini di crescita ci sono

di Simone Tescione

Come interpretare il pareggio del Cassino sul campo della Lupa Roma?

CASSINO. Il rammarico c’è, non si può negare. Lo ha detto anche Corrado Urbano ieri a fine gara, quando si costruiscono occasioni importanti e non si fa che un solo gol a fronte di oltre un’ora giocata in superiorità numerica, non si può essere completamente soddisfatti di non aver perso.

Anche se poi vai a scavare e vedi che nonostante il vantaggio di un uomo, il Cassino si era presentato in terra romana con ben 5 ragazzi che il giorno prima erano impegnati con la Juniores nel campionato nazionale di competenza, a fronte di calciatori di esperienza che magari in quella fattispecie avrebbero potuto far comodissimo negli angusti spazi della metà campo lupacchiotta dov’erano asserragliati in 9 a difesa della porta di Proietti. Un Cassino, però, che ha creato occasioni importanti per pareggiarla prima e poterla vincere poi, lì c’è stato qualche difetto di mira e non certo per colpa delle assenze.

Un peccato perché la formazione di mister Urbano si sarebbe potuta catapultare già nelle zone interessanti della graduatoria, a dispetto di un avvio di campionato tutt’altro che agevole: il Latina ha dimostrato che non farà una comparsata quest’anno e ieri ha regolato per 3-0 l’Ostia, il Rieti anche ha vinto nuovamente e se non fosse stato per il pari al “Salveti” sarebbe a punteggio pieno, e l’Ostia e la Lupa fuori casa non sono di certo squadrette.

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Il Cassino ha dimostrato di reggere l’impatto con la categoria e di poter rendere la vita difficile a chiunque. Ovviamente non bisogna dimenticare che i biancazzurri non sono chiamati a vincere ma a costruire e la stagione in corso deve essere utile per edificare la squadra che poi dovrà tentare la scalata. E i presupposti ci sono: sui giovani si è lavorato bene nella qualità ma non nella quantità di quelli destinati alla prima squadra.

Tra i punti d’ombra delle prime giornate, c’è stato il fatto che si è preso sempre gol: 5 in quattro gare. Fino a questo momento i biancazzurri non sono mai riusciti a far rimanere la propria porta inviolata per i 90′. L’attacco, al contrario, sembrava da migliorare ma tolte le prime due giornate, tra Latina e Lupa si è andati al tiro anche con una discreta facilità.

Tutt’altro che integralista nella veste tattica si è dimostrato Corrado Urbano che ha fatto intendere di saper e poter cambiare modulo più volte nel corso del campionato e della partita. Accanto al 4-3-3 di famiglia, il Cassino ha schierato un proficuo 4-3-1-2 col Rieti, ha saggiato la difesa a 3 nel momento di pressing del Latina e ieri nel momento di massima spinta si è sistemato col 4-2-4.

Una squadra che ancora ha bisogno di un po’ di rodaggio per affinare i meccanismi, in quanto totalmente rifondata, ma che nel complesso di un inizio non facile, ha fatto capire che per fare punti col Cassino c’è da sudarseli.

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