Attestati OSS contraffatti, l’indagine parte da Cassino e si allarga in tutta Italia
Attestati OSS contraffatti in cambio di soldi.
CASSINO. L’operazione si chiama Attestato Rapido e prevede l’ipotesi di reato per 103 persone, a vario titolo, è quella di associazione a delinquere finalizzata alla falsità materiale, contraffazione e sostituzione di persona. E’ coinvolta anche la provincia di Frosinone, anzi.
L’indagine del Nas è partita nel 2015 e riguarda tutto il territorio nazionale: coordinata inizialmente dalla Procura di Cassino è stata trasmessa, per competenza, a quella di Milano.
Il sodalizio criminale – recita una nota- reclutava soggetti interessati ad ottenere la qualifica di operatore socio sanitario proponendo loro l’acquisto dei falsi certificati in cambio di somme che oscillavano tra i 1500 ed i 2500 euro.
Le perquisizioni sono state effettuate tra Roma, le province di Frosinone, Latina, Viterbo e Chieti: sono scaturite dalle ispezioni svolte carabinieri preso alcune strutture per anziani dove sono stati rinvenuti gli attestati professionali per la qualifica di O.S.S. poi risultati contraffatti o rilasciati da centri formativi non abilitati.