Anche un “vedrai” può essere considerata una minaccia
Può bastare anche dire “vedrai” per beccarsi una condanna per minaccia.
Per integrare il reato ex art. 612 c.p. infatti l’assenza di una condizione non sminuisce certamente la valenza intimidatoria dell’espressione che va esaminata compiutamente dal giudice, unitamente al resto delle affermazioni e all’atteggiamento dell’agente. Così si è espressa la Cassazione con la sentenza n. 23592/2018, annullando con rinvio la sentenza che aveva scagionato una donna dal reato di minaccia nei confronti del proprio legale.
La vicenda vede protagonista una donna pugliese che rivolgendosi al proprio legale aveva affermato “sei una sciacalla..ricordati che stai facendo la sciacalla con me, la tua vita sarà ridotta a sciacalla ..stai facendo il tuo lavoro come un cane…anzi ora chiamo i Carabinieri questo non me lo dovevi fare…non ti dovevi permettere vedrai!». Proprio il “vedrai” figurerà come una minaccia.