Addio al poeta e giornalista Guido Ceronetti: un punto di riferimento anche per la letteratura
di Martina Salvatore
A 91 anni ci lascia Guido Ceronetti.
Poeta, traduttore, saggista, giornalista: una sorta di moderno anacoreta, un personaggio controverso schivo e riservato ma fortemente prolifico nella sua opera artistica che ha dato alle malelingue della critica italiana molto di cui parlare, contrariamente a quella svizzera poiché è proprio nella Biblioteca cantonale di Lugano che è presente un fondo a Lui dedicato.
Il Ceronetti ha collaborato a lungo con il quotidiano La Stampa, per il quale dal 1972 ha collaborato scrivendo i suoi famosissimi elzeviri nei quali afferma la superiorità della letteratura alle altre forme di prosa, sostenendo che la cronaca sia in debito con la letteratura ed un progressivo imbarbarimento di quest’ultima.
Tra le sue più importanti attività c’è quella teatrale con il Teatro dei Sensibili.
Nato ad Albano Laziale nel tinello di Casa Ceronetti, con la fortissima collaborazione della moglie del poeta Erica Tedeschi che curava scenografie, Il Teatro dei Sensibili e le sue marionette ideofore (cioè che vogliono richiamare alla mente un’idea) hanno per lungo tempo portato in scena Il Faust, Lo smemorato di Collegno, I misteri di Londra e La Iena di San Giorgio quest’ultima rappresentazione racconta la storia realmente accaduta di Giorgio.
Orsolano macellaio di San Giorgio Canavese che uccideva giovani donne illibate per farne salami, portata in scena in modo ilare, elegante, disperato e grottesco, ma mai forte o repellente.
Quelle che dal 1970 erano rappresentazioni casalinghe, nel 1985 divennero pubbliche ed itineranti nelle quali Ceronetti dava voce ai suoi numerosissimi personaggi mentre la moglie nelle pause cantava. E nel corso di vent’anni e marionette hanno cantato d’arte e d’amore. Tra gli ospiti illustri dei “pupazzi” di Ceronetti ci sono stati: Eugenio Montale, Angelo Maria Ripellino, Federico Fellini fino a Cossiga.
“Dare gioia è un mestiere duro” è così che Guido Ceronetti amava definire il suo teatro.