Acquedotto, si rischia la paralisi i primi di settembre: Consiglio di Stato rimanda consegna chiavi

CASSINO. Il comune di Cassino non dovrà consegnare le chiavi degli acquedotti comunali il primo settembre ad Acea. Si temporeggia. Lo hanno deciso i giudici del Consiglio di Stato. Infatti è stato sospeso il verbale a firma del commissario Ernesto Raio nel quale era disposto che il comune desse le chiavi alla multinazionale romana il primo settembre e la stessa entrasse in pieno svolgimento delle proprie funzioni solo dal 5 settembre.

I giudici hanno accolto un punto della contestazione mosso dall’avvocato Massimo Di Sotto, nominato dal sindaco D’Alessandro a difesa del comune, riguardante l’eventuale attribuzione delle responsabilità derivanti dalla gestione nei giorni dal 2 al 4 settembre. In altre parole se gli impianti in quei giorni dovessero avere problemi, il comune non potrebbe intervenire perché non più in possesso delle chiavi, e Acea neanche in quanto non ancora titolata ad esercitare le funzioni.

Dunque tale punto del verbale è stato sospeso e rinviato all’8 settembre quando sarà discussa la richiesta del comune di Cassino di sospendere l’intera consegna degli impianti idrici comunali.

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