Acqua salata, il passaggio ad Acea impennerà le tariffe del 400%. Ecco lo scenario

CASSINO. Come cambieranno le bollette dell’acqua dopo il passaggio all’Acea? Cassino Informa si è “divertita” a prendere carta e penna e a farsi due conti circa la nuova bolletta dell’acqua con la gestione Aceaimages.

Innanzitutto c’è da dire che le spese fisse annue aumentano in maniera considerevole.  € 32,7 per Acea che chiede pure € 7,06647 per li servizio fognature ed € 21,74659 per il depuratore. In tutto € 61,51306 senza consumare un goccio d’acqua. Il Comune di Cassino invece applica una quota  fissa per l’acqua di € 6,20.

L’amaro viene coi consumi. Abbiamo preso come riferimento le utenze domestiche. Quelle che interessano la stragrande maggioranza delle famiglie. Sono le eccedenze a fare la sostanziale differenza. L’eccedenza massima applicata con le tariffe comunali porta un metro cubo d’acqua a costare 1 euro e 14 centesimi
contro i 4,13437 di Acea.

Per capirci meglio abbiamo preso come esempio una famiglia media di 4 persone. Statisticamente il consumo giornaliero pro capite è di litri 175 che assommano a 255mila e 500 litri annui pari a 255 metri cubi. Vediamo quanto costano. Secondo le tariffe comunali la spesa complessiva ammonta ad € 139,07 forse bisogna aggiungere qualcosa per fognatura e depuratore; contro i 584,83 di Acea. Qualcosa come il 420 per cento in più. Se poi si esagera e si arriva ad applicare il massimo della tariffa   per ogni m3 si arriva a corrispondere  4 euro 13417 ai quali vanno aggiunti  0,2616 per le fogne e 0,7134 per il depuratore.  In totale euro 5,10917. Contro l’euro e 14 fin qui pagato al Comune. Il 448, 172 per cento in più.  Una mazzata fra capo e collo del povero utente cassinate che fin qui ha scialato ritenendosi fortunato per abitare un territorio cbollette-sempre-piu-carearatterizzato da sorgenti fra le più ricche d’Europa che si permette persino il lusso di “esportare” il prezioso liquido nei territori vicini. Dove non abbiamo fatto ancora  i conti ma non pensiamo che il servizio idrico possa costare di più di quello che andremo a pagare noi.

Migliora il servizio? L’acqua è la stessa e i servizi per la zona già in mano alla società romana sembrano anche peggiori. Saremo sempre costretti a comprare cassette di minerale nei supermercati o magari rifornirci alle casette dell’acqua dove si risparmia qualche centesimo. Per segnalare qualche disservizio invece che recarci in Comune ed avere un interlocutore in carne ed ossa ci si dovrà rivolgere al numero verde, con tanto di operatore di call center che da chissà quale parte del mondo risponde. Si può prendere la macchina e recarsi in via Polledrera. Prendere il numero. Fare la fila. Ed esporre ad uno dei due operatori le proprie problematiche.

In bocca al lupo! E occhio al rubinetto che perde…

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