Acqua infuocata, Acea vuole gli impianti subito. Domani scade il termine
CASSINO. Acea respinge la richiesta di proroga di 30 giorni chiesta dal neo Sindaco D’Alessandro e chiede al Prefetto Emilia Zarrilli di trasferire la gestione del servizio idrico integrato, così come previsto dalla sentenza 2086 del Consiglio di Stato.
Domani 26 Giugno scade il termine ultimo per adempiere volontariamente al passaggio di gestione dopo di che toccherebbe al Prefetto intervenire d’autorità così come stabilito dal Consiglio di Stato. Paolo Saccani, presidente Ato 5 ha annunciato che impugnerà le delibere di giunta comunale del 4 e 20 maggio nonostante la stessa Ato 5 la scorsa settimana aveva annunciato che stava esaminando i requisiti per vedere se la città di Cassino in forza della nuova legge ha le carte in regola per gestire in proprio l’acquedotto.
Passare dalla gestione comunale a quella Ato 5 significherebbe per i cittadini di Cassino (almeno quelli del centro perché in periferia la gestione è già Ato 5) di vedersi aumentare considerevolmente la bolletta dell’acqua. Paradosso dei paradossi, perché Cassino ospita le sorgenti fra le più ricche d’Europa tanto da rifornire l’acquedotto campano e di altri territori confinanti.