Acea, incontro tra amministrazione e associazioni per fare il punto
CASSINO. A poche ore dalla redazione del verbale di chiusura da parte del commissario prefettizio Ernesto Raio, si è riunito presso la Sala Giunta del comune di Cassino il Tavolo Tecnico per la gestione pubblica dell’acquedotto comunale, costituito come da ordine del giorno approvato nella seduta di Consiglio Comunale straordinaria sul caso Acea svoltasi il 12 luglio scorso.
Presenti per l’amministrazione Carlo Maria D’Alessandro, il vice sindaco Carmelo Palombo, i consiglieri comunali, Gianrico, Langiano, Giuseppe Sebastianelli, Giuseppe Di Mascio, Angelo Panaccione, Claudio Monticchio, Alessio Ranaldi e Sabrina Grossi. Hanno preso parte alla riunione Aldo Di Placido e Antonio Capaldi per l’associazione Nuove Contrade, Mario Antonellis per il Coordinamento Acqua Pubblica Frosinone, Marcello Iacovella del comitato Acqua Nostra Cassino, Salvatore Avella di Fare Verde, Vincenzo Durante del CARC, Mario Melaragni di Riscossa Popolare, Maurizio Colavecchio del Collettivo No Acea, Avv. Giuseppe Martini di Acqua Nostra No Acea e per il Movimento per Cassino a Cinque Stelle, Paolo Patini e Marco Lanterni.
Dopo un dibattito che ha interessato tutte le anime coinvolte nella vicenda il tavolo tecnico ha concordato di sostenere l’azione amministrativa del sindaco del Comune di Cassino, Carlo Maria D’Alessandro, nonché ogni ulteriore atto che consenta al comune stesso di mantenere la gestione autonoma dell’acquedotto comunale.
E’ emersa una grande compattezza di tutte le realtà coinvolte nell’istituzione del tavolo tecnico, le quali hanno anche deciso di organizzare un convegno pubblico il prossimo 26 agosto alle ore 18 in un luogo da definire.
«Credo che oggi, la presenza delle associazioni e l’assenza della precedente amministrazione certifichi senza appello chi è con Acea e chi no – ha dichiarato D’Alessandro – sono tanti gli interessi in gioco ed è ancora più chiaro perchè nel 2014 chi doveva difendere l’acquedotto comunale non lo ha fatto dimenticandosi di costituirsi in giudizio dinanzi al Tar di Latina».