Acea, botta e risposta Iacovella-Marziale sulle bollette pazze ai microfoni di Radio Cassino
Caso Acea – Sui ricorsi degli utenti contro il gestore si accende la querelle su tra Iacovella di Acqua Nostra e Marziale di Lega Consumatori.
Il coordinatore di Acqua Nostra di Cassino, Marcello Iacovella, è stato ospite negli studi di Radio Cassino Stereo per parlare della questione Acea e in particolare sulla campagna informativa allestita per questa settimana in tutto il territorio di Cassino finalizzata a mobilitare la cittadinanza per le prossime manifestazioni di piazza; ha toccato non solo la vicenda legale che vede contrapposti il comune di Cassino ed Acea per la consegna dell’acquedotto cittadino, che in queste ore vive momenti decisivi, ma anche la questione legata alle bollette esose per le quali gli utenti possono presentare delle opposizioni.
Proprio su questo tema, in diretta, all’intervento di Iacovella si è aggiunto quello dell’avvocato Isabella Marziale, presidente provinciale di Lega Consumatori. Diverse, infatti, le linee di pensiero dei due intervenuti sulla questione dei ricorsi da parte dell’utenza.
«Stiamo facendo questo tour nelle contrade per informare la cittadinanza di tutte le novità che ci sono nel caso della cessione degli impianti e nel caso della risoluzione contrattuale ma anche dei ricorsi che si possono fare sulle bollette Acea-dichiarava Iacovella ai microfoni dell’emittente cassinate- c’è, infatti, presso la sede cittadina di viale Dante 89 uno sportello dell’acqua pubblica ai quali tutti i cittadini, chiaramente oggi solo delle contrade, possono venire per poter fare ricorsi contro Acea. C’è un ufficio apposito per l’acqua pubblica. Lì gli utenti possono venire a far vedere le loro bollette che ricalcoliamo. A loro facciamo vedere quanto stanno spendendo di più e quanto non dovrebbero dare ad Acea. Abbiamo vinto numerose cause contro Acea, la quale ha dovuto risarcire gli utenti che sono ricorsi presso di noi. Ci sono ottime speranze con cause singole perchè andare allo scontro frontale con Acea non conviene. La provincia di Frosinone è la più cara di tutta d’Italia per le tariffe. Abbiamo questo titolo grazie ai sindaci che vanno a votare queste tariffe. Inoltre ci sono gli sprechi dell’acqua su tutto il territorio, ad esempio su Atina, Sant’Elia, Vicalvi (che è uscita da Ato5). Purtroppo la media di perdite è dell’80% nella provincia di Frosinone, dato dal fatto che i milioni di investimenti che servivano a rifare le condutture sono serviti per fare l”ordinaria amministrazione. Le riparazioni non sono investimenti».
A margine dell’intervento di Iacovella è giunta una precisazione dell’avvocato Isabella Marziale presidente provinciale di Lega Consumatori, la quale ai microfoni di Radio Cassino Stereo ha detto: «Il caso Acea lo conosciamo bene e lo affrontiamo giornalmente. La mia osservazione è soltanto in merito ai ricorsi. Iacovella invita i cittadini a rivolgersi all’associazione che rappresenta per fare ricorso contro le bollette acea promettendo un ricalcolo delle bollette. Io sarei accorta su questo argomento. Le tariffe che applica Acea sulle bollette sono stabilite dall’autorità e non è possibile, a nostro avviso, ricalcolare i consumi degli utenti secondo tariffe diverse. dare questo tipo di informazione non è corretto. Le bollette di Acea possono essere contestate per altre motivazioni, ma non sulle tariffe. Non si può invitare la gente a farsi ricalcolare le bollette e a portarla in tribunale a fare delle cause contro Acea. A nostro avviso questa è disinformazione».
Nel botta è risposta Iacovella ha replicato: «Mi sembra che lei non sia informata sui ricorsi che noi facciamo. Quasi la totalità degli utenti non hanno il contratto con Acea perchè purtroppo, a detta della stessa Acea, gli sarebbe costato troppo inviare 130 mila contratti nelle case della gente. La maggior parte degli utenti non ha un contratto. Quindi le tariffe che l’Ato5 va a stipulare con Acea sono del tutto ininfluenti in quanto non avendo un contratto con l’utente finale questo può ricorrere quando vuole e l’unico contratto in mano è quello con gestore precedente, noi applichiamo le tariffe precedenti o con le variazioni che avrebbero dovuto avere in base all’inflazione».
L’avvocato Marziale in conclusione ha detto: «Non pretendo che Iacovella sia d’accordo. Io mi sento di dire non è corretto quello che lui ha precisato. Sappiamo che molti utenti non hanno i contratti, parliamo dei vecchi utenti. Tutti quelli trasferiti ad Acea sono della vecchia gestione del consorzio degli Aurunci. Noi pure ci siamo trovati a discutere con Acea di questa problematica ma non abbiamo mai fatto dei ricorsi sostenuti da questa eccezione della mancanza del contratto perchè a nostro avviso questa è una motivazione non forte da poter portare tutti gli utenti in tribunale sulle tariffe che vengono applicate. Il fatto della mancanza del contratto impedisce ad Acea di fare dei decreti ingiuntivi e ciò può salvaguardare l’utente, ma portare gli utenti a discutere in tribunale sull’applicazione di tariffe applicate dall’autorità mi sembra esagerato».
Iacovella ha replicato nuovamente : “La società che subentra è tenuta per legge a fornire un nuovo contratto. Noi non li portiamo a fare causa. E’ Acea che deve convocare e fare causa a noi. Alla quinta causa Acea si è fermata. Hanno perso anche il ricorso in appello contro queste persone. Acea non può chiedere soldi all’utente se non ha in mano un documento che gli attesti che deve avere quei soldi. I nostri ricorsi non vanno di fronte al giudice, ma sono ricorsi che stoppano la questione. Siccome Acea ha perso le cinque cause pilota che ha fatto, poi si è fermata e quindi non può richiedere i soldi. Le società di riscossione crediti che sono intervenute alla fine hanno fatto marcia indietro e non hanno preso un euro dagli utenti tutelati da noi.
Alle conclusioni Marziale ha sostenuto:«Sicuramente noi siamo contro le vessazioni di Acea. Andrebbe risolto il contratto con questo gestore. I nostri associati vengono da noi con bollette assurde anche ultimamente e noi puntualmente portiamo le bollette presso gli uffici Acea ma noi facciamo ricalcolare dal gestore. Ma facciamo differenza tra reclami e ricorsi. I ricorsi si parla di tribunale giudici di pace o tar, altrimenti sono reclami. Reclamo stragiudiziale, ricorso atto giudiziario. Ricorso solo in determinati casi. Acea non fa decreti ingiuntivi che sono atti giudiziari che si possono favore se c’è il contratto. Acea cerca di recuperare le somme he deve avere dagli utenti che non pagano e questo lo fa a tappeto. Io mi trovo d’accordo su tante cose che diceva Iacovella e mi faceva piacere fare questa precisazione».